Siamo felici di poter condividere la presentazione del primo distretto artistico permanente della città di Palermo avvenuta nel corso del 12 ottobre 2019, XV Giornata del Contemporaneo, presso il Teatro Garibaldi: Kalsa Art District | KAD.
Église è cofondatrice di KAD.
“Rinunciamo all’eredità?
Patrimoni e produzioni culturali”.
Con la moderazione di Roberto Albergoni, interverranno Michele Vaccaro (KAD), Andrea Kantos (Dimora OZ), Iole Carollo (Église), Nicola Bravo e Francesco Piazza (Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza Marina e dintorni), Mauro Filippi e Domenico Schillaci (PUSH), Giuseppe Veniero (Giuseppe Veniero Project), Vera Mornino (Arteria Mediterranea). Fra gli altri invitati Pier Paolo Scelsi (GAD, Giudecca Art District) e Firenza Guidi (Elan Frantoio, Centro Arti Performative).
La Kalsa, antico quartiere arabo di Palermo noto per essere sede di palazzi storici, di importanti musei pubblici e privati e luogo centrale delle attività di Manifesta 12, diventa ancor più protagonista dell’arte contemporanea con la fondazione di un network di artisti, curatori e operatori culturali.
KAD è un progetto maturato a partire dagli eventi attivati nel 2018 (Manifesta 12, Palermo Capitale Italiana della Cultura), garantendo un’idea di continuità e sviluppo rispondendo, in particolare, alle istanze del territorio su programmi internazionali di produzione, promozione e mobilità culturale.
KAD è un’organizzazione che sviluppa piattaforme di comunità, progettazione, ricerca, comunicazione, network e produzione artistica multidisciplinare, realizzando una comunicazione integrata di spazi ed eventi di arte contemporanea presenti alla Kalsa.
La visione di KAD è quella di offrire un’organizzazione che, nella sua mission di promozione dell’arte contemporanea, del patrimonio e delle competenze locali e internazionali, trasformi l’intera area della Kalsa in una grande piattaforma di produzione artistica.
Con un programma di promozione, mobilità e curatela di arte contemporanea, realizza un’offerta culturale integrata, genera economie di scala valorizzando aspetti logistici e organizzativi, coinvolgendo e coadiuvando gli operatori culturali e gli spazi di produzione e ricerca artistica locale e internazionale all’interno di uno scambio di patrimoni, ricerche, saperi e best practices.