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Iole CarolloNews

Quando le statue sognano | Museo Salinas

“QUANDO LE STATUE SOGNANO”
a cura di Helga Marsala
Museo archeologico “Antonino Salinas”
OPENING
26 maggio ore 18.30

Un dialogo silenzioso con il museo, mentre i reperti “dormono” un sonno invincibile. Una dimensione poetica, onirica, con le sculture che cercano appigli alla loro secolare fragilità e i poeti dell’antichità che sbucano dal segno grafico.

Nel novembre del 2019 il museo archeologico Salinas, a Palermo, aveva ospitato la mostra “Quando le statue sognano”, a cura di Helga Marsala, svelando alcuni ambienti appena restaurati e ancora inaccessibili. L’indagine si è definita con due progetti speciali e un libro, sviluppati tra la fine 2020 e il 2021, nel corso della lunga e difficile stagione della pandemia. Il lockdown ha allungato e modificato tempi e forme del progetto, ma oggi questo ultimo passaggio viene finalmente presentato al pubblico con un evento organizzato da Coopculture.

Giovedì 26 maggio alle 19.30 al Museo archeologico Antonino Salinas, ecco il progetto firmato da Helga Marsala: il video del duo Masbedo, tra i maggiori rappresentanti della videoarte italiana sulla scena internazionale, e dodici inchiostri su carta di Francesco De Grandi, intenso protagonista della pittura figurativa in ambito italiano ed europeo. Le opere trovano posto all’interno della sala espositiva che si affaccia sul chiostro Minore dell’ex convento che ospita il museo archeologico.

E il CRICD per la Regione Siciliana pubblica il libro che raccoglie testi, immagini e racconti dell’intero percorso. L’allestimento mette in dialogo le due opere con reperti attualmente non esposti della collezione e con alcuni testi dell’antico fondo librario del Museo. Una selezione di scatti in bianco e nero di Iole Carollo (“No Memory”, 2017) funge da ulteriore, suggestivo commento.

Interverranno all’opening l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà; il direttore del museo Salinas, Caterina Greco; il direttore di CoopCulture Letizia Casuccio; gli artisti e la curatrice Helga Marsala.

IOLE CAROLLO
No Memory, 2017

Realizzati tra le sale del primo e del secondo piano del Museo Salinas, all’indomani della chiusura del cantiere di restauro dell’edificio, gli scatti di Iole Carollo sono una preziosa documentazione di opere archeologiche, conservate in quegli spazi temporaneamente adibiti a depositi e destinati ad accogliere in futuro le collezioni.

Con sensibilità di sguardo e una capacità di leggere i reperti che deriva dalla sua formazione di archeologa, Carollo ha dosato documentazione e interpretazione personale, affidandosi a un bianco e nero lirico e insieme rigoroso, scegliendo tagli capaci di restituire la natura dei manufatti, di rispettarne le caratteristiche, ma anche di cavarne fuori un potenziale espressivo, frutto di un delicato esercizio critico e interpretativo. L’immagine si fa portatrice di storie ed evocazioni, dischiudendo piani invisibili che del documento rappresentano un ulteriore possibilità di declinazione.
In mostra alcuni scatti della serie, dalle teste votive di Cales a una rappresentazione del Laocoonte, dal mosaico di Orfeo a diverse statue d’epoca romana: coperti da teli, da fogli di pluriball o carta velina, riposti tra casse e contenitori provvisori, oppure dritti sui propri piedistalli, questi oggetti superano la dimensione di pura memoria per farsi inesauribile segno identitario.

[Helga Marsala]

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